Cos'è il Cash Flow
“Bisogna aumentare la capacità di generare cassa….”, “Le banche prestano attenzione al cash flow dell’azienda più che alla capacità di produrre utile…”.
Spesso sentiamo frasi di questo tipo ma cos’è questo Cash Flow? Semplificando potremmo definire il Cash Flow, o flusso di cassa, come:
la differenza tra le entrate (cash inflow) e le uscite (cash outflow) monetarie in un determinato periodo di tempo.
Che differenza c’è tra cash flow e utile?
L’utile è la differenza tra ricavi e costi senza tenere conto se questi si siano o meno trasformati in entrate o uscite monetarie nel periodo considerato. Facciamo un semplice esempio: se fatturiamo 1.000 euro a dicembre di quest’anno, probabilmente incasseremo il credito a gennaio o a febbraio dell’anno dopo. Questa fattura di 1.000 euro entra a far parte dei ricavi di quest’anno ma non del cash flow.
Come si calcola il cash flow?
In linea di principio potremmo calcolare il Cash Flow complessivo della nostra azienda riferito ad un periodo temporale (tipicamente l’esercizio) come la differenza tra liquidità di fine anno e liquidità iniziale. Quand’anche questa grandezza fosse uguale a zero non potremmo giungere ad alcuna conclusione in merito a ciò che è successo ed agli elementi che hanno generato o assorbito liquidità.
Il Cash Flow complessivo, per essere analizzato a dovere, deve essere quantomeno suddiviso nelle seguenti 2 grandezze: il cash flow operativo ed il cash flow non-operativo.
Il Cash flow operativo considera entrate ed uscite monetarie della sola gestione caratteristica come:
1. Incassi da clienti dovuti alla cessione di beni e/o servizi;
2. Pagamenti a fornitori per l’acquisto di materie prime;
3. Pagamento a fornitori di utenze;
4. Pagamento dei salari e stipendi dei dipendenti;
5. Pagamento imposte d’esercizio
Il Cash flow non-operativo considera invece al suo interno entrate ed uscite derivanti da operazioni di investimento e di finanziamento.
Per quanto concerne le operazioni di investimento il cash flow non operativo considera:
1. l’acquisto di immobilizzazioni (materiali, immateriali e finanziarie)
2. la vendita di immobilizzazioni
Per quanto concerne le operazioni di finanziamento il cash flow non operativo considera:
1. la riscossione ed il rimborso di finanziamenti;
2. aumenti/riduzione di capitale sociale;
3. distribuzione di dividendi;
Se sommiamo il cash flow operativo, quello non-operativo e la liquidità di inizio periodo, otteniamo la liquidità a disposizione dell’azienda a fine periodo.
Il Cash Flow operativo è una grandezza molto importante perché misura la capacità dell’azienda di autofinanziarsi senza doversi necessariamente indebitare. Un’azienda che è in grado di far fronte abbondantemente alle uscite operative tramite le entrate operative, è considerata un’azienda che gode di buona salute. D’altro canto un cash flow negativo è indice del fatto che l’azienda non è in grado di far fronte ai pagamenti con la propria liquidità.
Adesso che abbiamo compreso l’importanza del Cash Flow sicuramente intuiremo quanto importante sia per il management mettere in pista degli strumenti e delle strategie atti ad assicurare alla propria azienda una crescita sostenibile.
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